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Ex specializzandi, 12 milioni a 400 medici

Professione Redazione DottNet | 16/06/2019 17:18

Agli specialisti era stato negato il corretto trattamento economico durante il corso post laurea frequentato tra il 1978 ed il 2006

Sono 12 i milioni di euro che lo Stato italiano oggi rimborsa ad oltre 400 medici specialisti tra cui 92 di Roma e del Lazio. A questi professionisti era a stata negato il corretto trattamento economico durante il corso post laurea frequentato tra il 1978 ed il 2006. Grazie alle azioni collettive portate avanti da Consulcesi, network legale leader in ambito sanitario, i medici continuano dunque a veder riconosciuto quel diritto previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE). La sentenza di riferimento è la 5362/16 della Corte di Appello di Roma che va dunque a confermare il trend positivo a favore dei ricorrenti che solo nel 2018 si sono visti riconoscere oltre 48 milioni di euro per un contenzioso che ad oggi ha visto gli ex specializzandi tutelati da Consulcesi ottenere oltre 530 milioni di euro. Sul podio delle regioni più rimborsate troviamo il Lazio, con oltre 78 milioni, la Lombardia, che ha superato i 51 milioni, e la Sicilia che ha toccato quota 29 milioni.

Cifre destinate a crescere come confermano anche le ultime sentenze che continuano a susseguirsi (ultime, in ordine di tempo, la 1030/19, 9012/19 e la 10417/19) ed hanno portato la vertenza anche al centro dell’ultima campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Ue. Dopo il boom di istanze presentate sia nei Tribunali italiani che alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, Consulcesi si è infatti confrontata con il Presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, con i vice-presidenti David Sassoli e Fabio Massimo Castaldo oltre che con l’economista Antonio Maria Rinaldi, tutti poi eletti, trovando la piena disponibilità a farsi portavoce in Europa della necessità di trovare una soluzione alla lunga vicenda giudiziaria.

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La violazione dei diritti dei medici specialisti 78-2006 è inoltre oggetto, proprio in queste settimane, anche di un Master della Luiss dedicato all’argomento tenuto dall’avvocato specialista del contenzioso Marco Tortorella: «Qui a Roma si segna un’ulteriore decisiva tappa di questo contenzioso – sottolinea l’avvocato Tortorella –. Continuiamo nel nostro lavoro a tutela dei medici specialisti, forti ora anche di un autorevole parere pro veritate che conferma la tesi che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che in assenza di sentenze e normative chiare ed univoche sulla posizione dei medici immatricolati dal 1978 in poi, non si è formata la certezza del diritto necessaria per il decorso della prescrizione».

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